Riassunti di vite precedenti
Giornalista professionista dal 2009, Valentina Clemente si occupa oggi di progetti di comunicazione enoturistica. Grazie ad un’innata curiosità, nel corso degli anni ha investito nella sua formazione, costruendo un profilo poliedrico come videomaker, social media strategist, web editor e scrittrice. Durante la pandemia, dopo aver vissuto sette anni a Parigi come corrispondente per Mediaset , Corriere dello Sport e diversi media francesi, ha rivoluzionato la sua vita per addattarsi alle sfide di un mestiere in continua trasformazione, tornando a lavorare sulle tematiche legate al turismo nella zona del Trasimeno, suo primo impegno con la rivista Turismo & Attualità all’inizio degli anni 2000. Parla in maniera fluente inglese, francese e spagnolo e negli ultimi mesi ha completato il suo profilo grazie all’acquisizione del patentino per il Drone A2.
Anni di viaggi, interviste ed esperienze hanno preso una nuova forma. Libri nati dall’esperienza sul campo, raccontano il mondo dello sport, e non solo, visto da dietro le quinte.
Giocare la finale di Wimbledon è il sogno di ogni tennista, quello che da bambino ti spinge a rincorrere ogni pallina immaginando di calpestare l’erba immacolata del Centre Court londinese. Un sogno che nessun tennista italiano era riuscito a trasformare in realtà fino all’edizione 2021 dei Championships, quando Matteo Berrettini è riuscito ad approdare all’atto decisivo del più importante torneo del mondo.
Un’impresa unica resa possibile dall’unicità di Berrettini, un tennista diverso da tutto ciò che la scuola italiana aveva prodotto sinora. Per la prima volta, un libro racconta il giocatore e l’uomo capace di infrangere barriere storiche per il nostro tennis, soffermandosi sugli aspetti umani,tecnici e agonistici che l’hanno portato a eccellere. È la storia di un ragazzo profondo e maturo, che da giovanissimo ha cavalcato la propria passione superando importanti problemi fisici senza mai mollare o smettere di crederci, ma anche di un uomo dall’immagine dirompente, manifesto dell’italiano “bello e vincente”, che sa attirare gli sguardi dai quattro angoli del mondo
Un viaggio virtuale dall’Australia all’Argentina, attraversando Francia, Inghilterra, Svizzera, Stati Uniti e ovviamente l’Italia, cercando di cogliere le sfaccettature di Matteo, limiti e punti di forza.
Raccogliendo le testimonianze e i pareri di ex giocatori, allenatori e giornalisti, Valentina Clemente e Marco Mazzoni raccontano la crescita che ha portato Matteo nel gotha dei migliori giocatori del mondo e approfondiscono le caratteristiche peculiari del suo gioco, a partire dal suo super servizio, colpo decisivo nell’economia del suo tennis.
Un tennis ricco di adrenalina, offensivo, potente, spettacolare, che ha conquistato gli appassionati di tutto il mondo, e li ammalierà ancora per molto.
L’Olimpiade non può lasciare indifferenti. La passione porta lo sportivo a superare se stesso e mille ostacoli pur di parteciparvi, andando oltre alle difficoltà, alla fatica, alle sconfitte.
Rappresentare il proprio paese ai Giochi significa tagliare il traguardo di un percorso lungo quattro anni, immergersi in una dimensione unica dove il tempo sembra scorrere a ritmi tutti suoi tra la tensione della gara e il privilegio di condividere la propria passione con altri atleti di tutto il mondo, in una ricchezza di storie e vissuti assai distanti ma accomunati dallo stesso “fuoco” e voglia di competere.
L’Olimpiade è una parentesi tra le contraddizioni dello sport, viaggia tra le angustie e gli splendori del mondo, non maschera nulla, non ci fa dimenticare tragedie e ingiustizie, difende faticosamente valori.
Benedetto sia chi la concepì e chi la fece rinascere.
Nulla di più bello ho visto sgorgare dalla fantasia dell’uomo. (Candido Cannavò)
Roger Federer, Rafa Nadal, Nole Djokovic. Il libro ripercorre i momenti più importanti di una rivalità che non ha precedenti nella storia di questo sport, analizzando, nei vari capitoli, non solo gli aspetti tecnici ma anche quelli psicologici che possono determinare la vittoria dell’uno sull’altro.
Un libro che fornisce un quadro d’insieme di un’epoca forse irripetibile nella storia del tennis.
Negli ultimi anni il ‘Mental Tennis” è diventato un argomento di discussione comune: la psicologia infatti ha uno spazio sempre più ampio nelle analisi tennistiche e, anche nel percorso di crescita dei giocatori più giovani, la presenza di psicologi (o preparatori mentali) è diventata quasi un abitudine.
Si tratta di un passo in avanti importante nella visione complessiva di uno sport in cui emerge,’ in maniera più diretta rispetto ad altre realtà, la componente umana e le sue fragilità psicologiche come fattore decisivo nei risultati.