Una storia poco conosciuta, che affonda le radici nel periodo postunitario, lega i vitigni più nobili del Piemonte ai territori dell’Umbria.
È questa la sorprendente narrazione al centro della quarta puntata del podcast “Abbinamenti Improbabili e Altre Storie di Vino”, in cui il filo conduttore è l’incontro tra due mondi solo all’apparenza lontani.
Il sommelier ribelle e un’inedita alleanza tra Langhe e i territori dell’Umbria centrale
In questo nuovo episodio, vengono accesi i riflettori su un fatto storico poco noto: l’arrivo del Nebbiolo – e di altri vitigni piemontesi – in Umbria a partire dal 1870. Una scelta non casuale, ma conseguenza diretta dei profondi cambiamenti politici ed economici seguiti all’Unità d’Italia.
A raccontare questa pagina affascinante di storia enologica è Alberto Palliotti, docente dell’Università di Perugia ed esperto conoscitore dei vitigni umbri. Attraverso aneddoti documentati e testimonianze d’archivio, Palliotti, coadiuvato da Valentina Clemente e Christian Palazzi, guida gli ascoltatori in un viaggio tra le vallate dell’eugubino, la Valnerina e la zona di Marsciano, dove imprenditori piemontesi acquistarono terreni un tempo appartenenti allo Stato Pontificio, impiantando lì i vitigni delle loro terre d’origine.
Il nebbiolo tra nebbie e colline umbre
Le similitudini tra il paesaggio delle Langhe e quello dell’Umbria settentrionale colpirono subito i nuovi arrivati: suoli diversificati, colline ondulate, nebbie mattutine e un clima adatto a una viticoltura di qualità. Uno dei momenti più suggestivi raccontati nel podcast è l’episodio del giovane umbro portato in Piemonte per apprendere tecniche di potatura e vinificazione del Nebbiolo, poi riportate nella sua terra natale.

Tra vigne e archivi, una memoria da riscoprire
La puntata è anche un omaggio a chi ha salvato questa memoria del vino dall’oblio: tra i protagonisti evocati, il ricercatore autodidatta Fabrizio Cece, che ha trascorso decenni negli archivi comunali di Gubbio per ricostruire le tracce di questa migrazione viticola. Il risultato è un dossier storico che fa luce su un’epoca in cui il vino era anche una storia di scambi culturali, migrazioni economiche e incroci di saperi agricoli.
Questo quarto episodio invita a guardare oltre l’etichetta e a riflettere su come, a volte, le radici di un vino possano raccontare più storie di quante immaginiamo. Protagoniste le cantine: Annesanti, Semonte, Abbazia Castel d’Alfiolo, Cantina La Spina.